Microsoft Excel

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mercoledì 25 febbraio 2015

“Codici a barre” con Excel per la gestione di un piccolo magazzino

Per generare “codici a barre” personalizzati con Excel, pronti per essere stampati e applicati sui prodotti consultare il blog pmi http://www.pmi.it/tecnologia/software-e-web/tutorial/7013/codici-a-barre-con-excel.html
Per generare codici a barre con Excel è necessaria una routine vba che trasforma il codice del prodotto in un codice a barre non formattato e istallare in windows il font Code EAN13 che formatta il codice nelle usuali “barre a spessore”. Tutto questo può essere scaricato gratuitamente dal sito http://grandzebu.net.
 Il procedimento da seguire per ottenere un semplice foglio di calcolo per la gestione di un piccolo magazzino è il seguente:
1.       Collegarsi al sito http://grandzebu.net e scaricare il font Code EAN13 e il foglio di calcolo con la routine vba per generare il codice a barre alfanumerico (“non formattato”). Come fare ciò è ben spiegato nel blog pmi …………………. Il font Code EAN 13 formatta il codice alfanumerico e restituisce il codice con “barre a spessore”.
2.       Completiamo il foglio di calcolo aggiungendo altre colonne contenenti il soggetto che prende in carico il prodotto, la data di presa in carico del prodotto, la quantità, la data di presa in carico, ecc. Nominare il foglio come “Carico”.
La funzione ean13 è la routine vba che genera il codice alfanumerico. La routine è un modulo all’interno del campo Codice. La finestra del campo Codice si raggiunge dalla Barra delle Applicazioni→ Sviluppo →  Codice → Visual Basic


Le celle della colonna “D” sono semplicemente formattate con il font Code EAN13 e restituiscono il codice a barre corrispondente al codice alfanumerico della colonna “C”.
Disponiamo adesso dei codici a barre che possiamo stampare e applicare ai prodotti del nostro piccolo magazzino.

3.     Passare a un secondo foglio della stessa cartella e nominarlo “Scarico”. Nominare la prima colonna come “Codice Alfanumerico”, la seconda “Codice a barre”, la terza “Prodotto”, la quarta la “Restituito da” e così via. La colonna “A” contiene il codice alfanumerico restituito dal lettore (scanner) di barcode, le colonne “D” e “E” sono da compilare manualmente, mentre le altre colonne contengono formule tipo quella riportata nella barra della funzione della fig. sotto e per inserire in automatico i dati di “Carico”. Infine la colonna “H” conteggia il tempo di detenzione del prodotto: con la formattazione condizionale della cella possiamo verificare visivamente quanto tempo (in questo caso se è maggiore di 30 gg la cella diventa rossa). Dopo la lettura con lo scanner del codice a barre del prodotto restituito (riportato in colonna “A”), il foglio di “Scarico” si presenta come sotto.
4.       Acquistare uno scanner di codici a barre e collegarlo alla porta usb del vs. computer. Uno scanner di codice a barre è un dispositivo che “decodifica” il codice a barre restituendo il codice alfanumerico. Procedere come al punto 5.
Una alternativa economica e dinamica all’acquisto di uno scanner a pistola è utilizzare come scanner uno smartphone con una “app” specifica per la lettura dei codici a barre. Io utilizzo uno smartphone lumia 635 e l’applicazione “Barcode Search”. Scaricare l’app dal sito di Windows phone sullo smartphone. L’app legge in automatico il codice barcode del prodotto. Attivare la pagina “list” e cliccare su “Excel” in alto a sinistra. L’app restituisce direttamente in excel (di office 365, cioè la versione web di excel). A questo punto non rimane altro che scaricare il file excelweb sul proprio excel v. desktop (in questo caso non è necessario procedere al punto 5).

5.      Attivare il foglio “Scarico” e attivare la prima cella libera della colonna “Codice Alfanumerico” (nel ns. esempio attivare la cella A3). Passare lo scanner sul codice a barre applicato sul prodotto in restituzione. Il lettore restituisce il codice alfanumerico nella cella attiva del foglio e attiva la cella successiva. Si ottiene un risultato analogo alla riga 2 della figura precedente.
6.       A questo punto non rimane altro che compilare le colonne “D” e “E”.
 
Adesso abbiamo il controllo del materiale in entrata e uscita dal magazzino.
Buon Lavoro
Daniele Paolinelli